Camel - A nod and a wink

In continua evoluzione musicale, con nuove idee motivate dal successo del precedente lavoro, "A Nod And A Wink" porta ancora una volta un cambio di rotta per i Camel. Seppur presenti qua e là forti richiami al passato, ("Harbour Of Tears" e "The Snow Goose"), quest'ultima fatica per i Camel ha, già a partire dalla title track, un inebriante sapore di novità. La magnifica copertina, a conti fatti, è la sintesi perfetta di questo particolare e coraggioso disco. 
 
Un'atmosfera dolce e fiabesca, rotta dal passare in lontananza di un treno che si muove verso chissà dove! Ed è proprio il fischio di un treno in partenza ad 
 
aprire il disco, primo capolavoro dell'album, con un frizzante flauto di Latimer ed un finale angosciante che sbocca, senza soluzione di continuità, in "Simple Pleasure", composizione dalle sonorità blueseggianti con lunghi e deliziosi fraseggi di chitarra. "Fox Hill", altro gioiello, ha un ingresso veloce e spavaldo come la stessa voce di Latimer che sorprende ancora una volta per la sua straordinaria versatilità canora. Notevole, infatti, la differenza del cantato tra "Rajaz", superbo e penetrante, e "Fox Hill", malizioso e giocoso.
 
Intorno ai quattro minuti  troviamo un interessante duetto di chitarra e tastiera che riprende il tema iniziale, per chiudere ancora una volta con Latimer 
 
ispiratissimo. Il mio pezzo preferito è "The Miller's tale", costruito su un bellissimo arpeggio di chitarra accompagnato dal flauto onnipresente. Qui Latimer si supera; in pochi versi canta magnificamente, poi l'atmosfera si incupisce, e subentrano prepotentemente  violoncello ed archi in un finale in crescendo: capolavoro! L'immancabile strumentale targata Camel, riconoscibilissima, mantiene alto il livello dell'album. Come al solito è un brano melodico, compositivamente buono, ma che forse scende un gradino sotto a "Sahara" di Rajaz: c'è tuttavia un grandissimo lavoro alla batteria con notevoli variazioni ritmiche.
 
Infine "For Today", una rilassante e commovente ballad dedicata alle vittime dell'11 settembre.
 
Michele De Felice

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